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Quando si pensa a Napoli, vengono in mente il Vesuvio, il lungomare, il caffè, la pizza e i vicoli pieni di vita. Ma pochi sanno che, nell’Ottocento, Napoli era una delle città più moderne e tecnologiche d’Europa, paragonabile a Londra o Parigi per infrastrutture, innovazione e visione futuristica.
La prima ferrovia d’Italia? A Napoli, ovviamente
Nel 1839, sotto il regno di Ferdinando II di Borbone, fu inaugurata la prima linea ferroviaria italiana, che collegava Napoli a Portici. Un tragitto breve, di appena 7 km, ma con un significato enorme: era il segnale che il Regno delle Due Sicilie stava correndo verso la modernità. La linea era pensata per collegare la città (dalla zona di Porta Nolana) con la Reggia di Portici, residenza estiva dei Borbone (oggi sede della Facolta’ di Agraria dell’Università Federico II).
Il Museo Ferroviario di Pietrarsa: un tesoro da non perdere
Ma c’è un luogo dove questo glorioso passato è stato recuperato e valorizzato: il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, situato lungo la costa tra Napoli e Portici, dove un tempo sorgeva la fabbrica di locomotive e vagoni voluta da Ferdinando II.
Qui potete passeggiare tra antiche locomotive a vapore, salire su carrozze d’epoca, ammirare plastici ferroviari e rivivere l’atmosfera dell’Italia che correva sui binari. Il museo è spettacolare anche per la sua posizione: affacciato sul Golfo, con vista mozzafiato su Napoli e il Vesuvio.



Napoli capitale della tecnologia borbonica
Ma la ferrovia era solo uno dei tanti primati di Napoli nell’Ottocento. Lo sapevate che:
- Napoli fu la prima città d’Italia ad avere l’illuminazione a gas?
nel 1839 Napoli fu la prima città italiana ad adottare l’illuminazione pubblica a gas, ben prima di molte altre capitali europee. Le prime strade illuminate furono via Toledo, il Teatro San Carlo e le aree attorno al Palazzo Reale. Un evento che cambiò radicalmente la vita notturna urbana e che testimoniava il desiderio dei Borbone di rendere la capitale del Regno delle Due Sicilie un esempio di progresso.
- Il telegrafo elettrico venne installato tra il Palazzo Reale e la reggia di Capodimonte prima dell’Unità d’Italia?
Già nel 1852, Napoli vantava una linea telegrafica elettrica, che collegava le principali sedi del potere borbonico: dal Palazzo Reale alla Reggia di Capodimonte, passando per altri punti strategici. Era un sistema di comunicazione d’avanguardia, pensato per facilitare le comunicazioni del governo e della casa reale. Fu uno dei primi esempi di telegrafo in uso sul territorio italiano.
- A Castellammare di Stabia si trovava uno dei più grandi cantieri navali del Mediterraneo, dove venne varata la nave a vapore “Monarca”?
Il cantiere navale di Castellammare di Stabia, attivo sin dal Settecento, raggiunse il suo apice sotto i Borbone. Qui, nel 1850, venne varata la “Monarca”, una delle prime navi da guerra a vapore d’Europa. Il cantiere era dotato di macchinari all’avanguardia e rappresentava l’orgoglio della marineria borbonica. Oggi il sito ospita ancora attività industriali, ma conserva un’eco di quella grandezza passata.
- L’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841, è il primo osservatorio vulcanologico del mondo?
Fondato per volontà di Ferdinando II di Borbone, l’Osservatorio Vesuviano è il primo centro al mondo dedicato allo studio dei vulcani. Situato sulle pendici del Vesuvio, fu inaugurato in un’epoca in cui la vulcanologia non era ancora una scienza riconosciuta. Lì lavorarono scienziati pionieri, come Macedonio Melloni, e ancora oggi è un punto di riferimento internazionale per il monitoraggio vulcanico. Per maggiori infromazioni visitare il sito internet: https://www.ov.ingv.it
• Il Teatro di San Carlo è il più antico d’Italia (e d’Europa ancora attivo)?
Sì! Il Teatro di San Carlo, inaugurato nel 1737 da Carlo di Borbone, è il più antico teatro d’opera ancora in attività in Europa. Capolavoro dell’architettura teatrale, fu costruito ben prima della Scala di Milano (1778) e della Fenice di Venezia (1792). Non solo eccelleva per la sua acustica e bellezza, ma fu anche tra i primi teatri al mondo ad avere l’illuminazione a gas. Oggi è ancora uno dei luoghi simbolo della cultura napoletana: assistere a un’opera al San Carlo è un’esperienza indimenticabile.

Tutto questo accadeva mentre gran parte della penisola italiana era ancora rurale e arretrata. Napoli era già pronta per il futuro.
Una storia da riscoprire
Oggi Napoli conserva le tracce di questo passato tecnologico nei suoi palazzi, nei musei e, purtroppo, anche in luoghi abbandonati come la prima stazione ferroviaria italiana che si trova a Porta Nolana a Napoli. Ma per chi visita la città con occhi curiosi, c’è tanto da scoprire. Il consiglio? Includete il Museo di Pietrarsa nel vostro itinerario, magari dopo una passeggiata tra Ercolano e Portici. È un viaggio nella storia che vi sorprenderà.
Vuoi vivere un’esperienza da sogno visitando questi meravigliosi posti’? Contatta il team di Das bella Italien e lasciati consigliare. Vivi appieno il museo di Pietrarsa!
Per maggiori informazioni sugli orari di apertura e costi visitare https://www.fondazionefs.it/it/esplora-il-museo/visita-pietrarsa.html
https://fondoambiente.it/luoghi/stazione-bayard-la-strada-di-ferro-napoli-portici?ldc
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